Handbook_Volume III

59 1. Aspetti Generali nale e familiare del donatore, comunicare l’importanza della donazione e l’unicità del gesto che sta per affrontare, proponendo una visione positiva ed ottimistica del percorso di cura del ricevente Nel caso di donatore allogenico non familiare è altrettanto importante l’accoglienza presso l’Unità di Raccolta e la chiarezza delle informazioni che vengono fornite, finalizzate a far comprendere l’unicità della donazione. Contrariamente al donatore familiare, nel caso del donatore non familiare la preoccupazione per la salute del ricevente è sentita in modo meno vicino, mentre solitamente prevale la preoccupazione per la propria salute e gli eventuali esiti conseguenti alla donazione. Poiché solitamente la notizia della compatibilità con il ricevente e della necessità di programmare la data della donazione arriva in modo improvviso e senza preavviso, il donatore non familiare ancora di più ha bisogno di tempo per gestire emotivamente la proposta di donazione che ha ricevuto. In entrambi i casi la professionalità e la competenza del personale infermieristico offrono grande rassicurazione [5,45]. Il donatore deve essere informato con grande chiarezza e in modo semplice sulla finalità della donazione, sulla modalità con cui la donazione si svolgerà, sugli effetti collaterali e sui potenziali rischi per sé e per il ricevente [25,46,52,61], in particolare sulle possibili conseguenze in caso di ritiro del consenso, sul significato dell’espressione di consenso, sull’importanza del rispetto dell’anonimato e della riservatezza. Inoltre deve essere informato che è necessario raccogliere notizie sul suo stato di salute ed effettuare controlli clinici e laboratoristici (di cui ha diritto a ricevere i referti) e visite specialistiche sia prima della donazione che successivamente, al fine di tutelare la sua salute e quella del ricevente [9,14,29,35,45]. 5.3. Età La donazione sia autologa che allogenica può essere condotta sia su soggetti adulti che su soggetti in età pediatrica e adolescenziale, (la donazione allogenica limitatamente al donatore familiare). Per tutte queste fasce di età l’approccio deve tener conto delle peculiarità relazionali età correlate e delle peculiarità tecniche : es accessi vascolari, volumi di prelievo, modalità di svolgimento del colloquio, presenza di genitori o altri familiari 5.3.1 Donatore adulto Donatore autologo o allogenico di età adulta: la relazione con il donatore si svolge in modo diretto e responsabile, assicurandosi che il donatore, se non è accompagnato, abbia compreso bene quanto gli viene comunicato Donatore autologo o allogenico di età adulta avanzata : in questo caso deve essere valorizzata l’eventuale presenza di comorbidità e, nel caso di donazione di CSE periferiche mobilizzate con fattore di crescita gli effetti collaterali in soggetti di età > 60 anni (età riportata sulla scheda tecnica del fattore di crescita) 5.3.2 Donatore in età pediatrica e adolescenziale Donatore autologo o allogenico di età adolescenziale 14-18 anni: la relazione va condotta con i familiari e con il giovane donatore in modo diretto, che deve essere messo nelle condizioni di acconsentire alla donazione (“child assent”) [7,9,39,43,45]. Il parere del donatore va tenuto in debita considerazione. Donatore autologo o allogenico familiare in età scolare 6-14 anni : anche in questo caso la relazione va condotta con i familiari, che vanno rassicurati sulla capacità del bambino di affrontare la donazione. Il bambino va sempre coinvolto nelle informazioni con un linguaggio a lui comprensibile (“child assent”) [9]. In questa fascia di età la donazione proposta è di CSE midollari: va valutata la possibilità di effettuare una seduta di predeposito per autotrasfusione (per lo più, per ragioni anatomiche ed emodinamiche, donatori di età > 8 anni e peso > 30Kg) [7,9,39,43,45] Donatore autologo o allogenico familiare in età pre-scolare e donatore di basso peso (< 30Kg): la relazione va condotta con i familiari a cui vanno fornite informazioni complete sulla modalità di donazione, accompagnando ogni momento del colloquio in presenza del bambino con adeguato linguaggio non verbale che esprima rassicurazione (“child assent”) [7,9,39,43,45]. In questo caso la probabilità che la donazione comporti la necessità di ricevere trasfusione di concentrato eritrocitario omologo è molto elevata (nel donatore autologo per il riempimento del circuito del separatore cellulare, nel donatore allogenico per il bilanciamento dei volumi ematici durante la donazione di CSE midollari). In entrambi i casi gli emocomponenti saranno compatibilizzati, filtrati ed irradiati 5.4. Peso Il peso del donatore è molto spesso correlato con l’età. Nel donatore autologo e allogenico adulto vanno adottate precauzioni nella gestione degli accessi vascolari per lo più in soggetti con elevato BMI, per il difficile reperimento degli accessi vascolari superficiali antecubitali; nel donatore autologo o allogenico familiare di peso < 50 Kg la donazione va opportunamente gestita nel rispetto del volume ematico del donatore : per la donazione di CSE periferiche in merito a flusso di prelievo, dosaggio di farmaci nella terapia di supporto [10,56]; per la donazione di CSE midollari in merito a gestione delle eventuali unità di predeposito, gestione del volume di sangue midollare prelevabile. Nel donatore autologo e allogenico pediatrico [45] vanno adottate opportune precauzioni in particolare in caso di peso < 30Kg, in merito a: • prelievi per i controlli ematochimici e gli esami di legge, che devono essere effettuati nel rispetto del volume emodinamico totale del bambino e, nel bambino molto piccolo, adeguando opportunamente il volume di sangue necessario per ciascun prelievo, in accordo con il Laboratorio destinatario dei campioni ematici prelevati; • donazione di CSE midollari allogeniche: non è proponibile il programma di predeposito per autotrasfusione; la necessità di bilanciamento del volume prelevato si compensa con la trasfusione omologa; va gestito il volume di sangue midollare prelevabile, in relazione al rapporto peso donatore / peso ricevente;

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