Handbook_Volume III

60 • donazione di CSE periferiche autologhe: per compensare l’impatto emodinamico legato al volume extracorporeo del separatore, nel bambino di basso peso, < 15 Kg, è necessario effettuare il riempimento del circuito con concentrato eritrocitario omologo, ricostituito con Plasma Fresco Congelato portando l’Ht del sangue ricostituito pari all’Ht del bambino, mentre nel bambino di peso compreso tra 16 e 30 Kg è necessario effettuare il riempimento del circuito con soluzione di albumina 5%. Il flusso di prelievo del separatore va adeguato al peso del bambino, nella misura indicativa di 1 ml/Kg/min (da 10 a 30 ml/min) e il rate dell’anticoagulante (ACD-A) opportunamente modulato (indicativamente da 1:10 a 1:14), con aggiunta o meno di eparina, sulla base della policy del centro. 5.5. Tipo di donazione L’assistenza infermieristica offerta al donatore al momento della donazione deve tener conto delle considerazioni riportate ai punti precedenti, età-correlate e peso-correlate. 5.5.1 Donazione di CSE da sangue midollare In preparazione alla donazione di sangue midollare il donatore viene sottoposto, se previsto e opportuno, a una o più sedute di predeposito per autotrasfusione: a tal proposito è importante la valutazione degli accessi vascolari e la loro corretta gestione. Al momento della donazione il donatore, sia adulto sia in età pediatrica dovrà essere informato delle fasi operative della donazione stessa: identificazione attiva da parte degli operatori, eventuale tricotomia nell’adulto, posizione prona, anestesia generale con intubazione oro-tracheale e possibile dolore laringo-faringeo al risveglio o anestesia peridurale, con accesso in regione lombare. Dopo la donazione dovrà essere posta particolare attenzione alla gestione del dolore locale nella sede di prelievo, alla medicazione della sede di prelievo, verificando la comparsa di eventuale sanguinamento inappropriato, all’equilibrio emodinamico con rilevamento dei parametri vitali, alla corretta gestione della terapia infusionale, alla gestione della fase di risveglio post-anestesia (nel caso venga praticata anestesia generale) e al recupero della funzione renale. Se sono state effettuate sedute di predeposito, la verifica dell’identità del donatore e la corrispondenza dei dati anagrafici riportati sull’unità predepositata deve essere verificata da parte di due operatori [14] al momento della trasfusione, in sala operatoria o nel reparto di degenza. Nel caso di trasfusione di concentrato eritrocitario omologo è indispensabile che l’emocomponente sia compatibilizzato, filtrato e irradiato. Anche in questo caso la verifica della compatibilità immunologica e la corrispondenza dei dati anagrafici del ricevente riportati sull’unità omologa deve essere verificata da parte di due operatori [14] al momento della trasfusione, in sala operatoria o nel reparto di degenza. In caso di donatore allogenico con incompatibilità di gruppo AB0 con il ricevente, il concentrato eritrocitario trasfuso durante la donazione di CSE midollari dovrebbe essere di gruppo 0. Se ritenuto opportuno, prima della dimissione dovrebbe essere somministrata terapia marziale per favorire il rapido recupero ematologico. Al momento della dimissione dovrebbe essere rinnovata la medicazione nel sito di prelievo. 5.5.2 Donazione di CSE da sangue periferico In preparazione alla donazione di CSE da sangue periferico il donatore autologo dovrebbe essere istruito sulla corretta somministrazione della chemioterapia e della terapia di mobilizzazione con fattore di crescita; al donatore allogenico dovrebbero essere fornite precise indicazioni sulla gestione del fattore di crescita: sulla conservazione delle singole confezioni, sulle modalità di ricostituzione del fattore (secondo il preparato farmaceutico), sulla tecnica di somministrazione sottocute nel caso di autosomministrazione o somministrazione da parte di un cargiver esperto o opportunamente addestrato, secondo un preciso calendario e una precisa posologia. La prima somministrazione deve necessariamente essere somministrata in ambiente protetto, a cura di personale esperto nella gestione del fattore di crescita, sorvegliando il donatore per i successivi 30 minuti, al fine di rilevare precocemente segni e sintomi attribuibili a reazione allergica [14,29]. Devono essere illustrati nel dettaglio i possibili effetti collaterali che potrebbero comparire durante la terapia di mobilizzazione (febbricola o febbre anche 38 °C, cefalea, dolori ossei di diversa entità, soprattutto al bacino, alla schiena, agli arti, senso di affaticamento e talora perdita di appetito), compresi gli eventi più rari e i segni e sintomi suggestivi per complicanze di maggior gravità (dolore addominale in ipocondrio sinistro, aumento di peso, difficoltà alla minzione, difficoltà respiratorie), fornendo precise indicazioni in modo che il donatore capisca quando è il momento di allertare il medico di riferimento [25,29,46,52,61]. Al momento della donazione il personale infermieristico deve accogliere il donatore autologo o allogenico in un ambiente confortevole, verificando che siano soddisfatte le condizioni microclimatiche (illuminazione, temperatura, umidità) e i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa e dagli standard nazionali ed internazionali (predisposizione del separatore e montaggio del circuito, disponibilità di farmaci e presidi, carrello delle emergenze) [1,33]. Deve essere spiegato nuovamente al donatore autologo e allogenico, ai suoi familiari o al cargiver in caso di pazienti in età pediatrica, in che modo si svolgerà la procedura di donazione e quali possibili effetti collaterali potrebbero comparire, in particolare quelli correlati all’infusione di anticoagulante (tossicità da citrato: formicolio alle estremità, impaccio funzionale, nausea, malessere, pianto improvviso nel bambino piccolo…) e come potranno essere risolti [9,35]. Il donatore autologo o allogenico, in particolare se in età pediatrica, deve essere rassicurato e sorvegliato in modo attivo, garantendo la presenza di almeno un operatore per tutta la durata della procedura [1]. In caso di anemia, con valori di ematocrito al di sotto

RkJQdWJsaXNoZXIy ODUzNzk5