Handbook_Volume III

198 • rapido calo del numero di piastrine • leucociti >75.000 e che NON presenti emorragia in atto, compresi i pazienti sottoposti a trapianti di cellule staminali emopoietiche, autologo o allogenico, il valore di piastrine al di sotto del quale è indicato trasfondere concentrati piastrinici a scopo profilattico è 10.000 PLTS/mL [4, 12]. Se sono presenti i fattori di rischio sopra elencati, la soglia raccomandata è pari a 20.000 PLTS/mL, così come nel trapianto di cellule staminali emopoietiche [4, 12] In caso di neoplasie vescicali o tumori necrotici, durante il trattamento attivo e aggressivo la soglia raccomandata è 20.000 PLTS/mL [4] In presenza di un elevato rischio di alloimmunizzazione e/o refrattarietà piastrinica la soglia raccomandata è 5.000 PLTS/mL [4] In caso di sanguinamento in atto, la trasfusione di concentrato piastrinico è indicata [4]: • nel sanguinamento intraoperatorio con valori di piastrine < 75.000/mL • nella trasfusione massiva (trasfusione di un volume pari almeno ad 1 volume ematico del paziente) • nella circolazione extracorporea • nella DIC, dopo correzione con trasfusione di plasma alla dose terapeutica Per la prevenzione del sanguinamento in corso di manovre invasive : rachicentesi, anestesia spinale o peridurale, biopsia epatica, posizionamento di Catetere Venoso Centrale si suggerisce di trasfondere prima della manovra, allo scopo di mantenere il valore di piastrine >50.000/mL [4] Per la prevenzione del sanguinamento in corso di intervento chirurgico maggiore : si suggerisce di trasfondere una unità di concentrato piastrinico prima dell’intervento, con l’obiettivo di mantenere il valore di piastrine >50.000/mL Per la prevenzione del sanguinamento in corso di intervento chirurgico maggiore in distretti anatomici che non consentono di praticare adeguata emostasi, si suggerisce di trasfondere una unità di concentrato piastrinico prima dell’intervento con l’obiettivo di mantenere il valore di piastrine 60.000-100.000 PLTS/mL La dose di piastrine da trasfondere è pari a • paziente adulto: 1 concentrato piastrinico, contenente 2,5-3x1011 PLTS • paziente pediatrico < 30 Kg: 0,5x1011 PLTS/10 Kg La resa trasfusionale si considera appropriata se l’incremento corretto della conta piastrinica (CCI) dopo 1 ora dalla trasfusione è > 7.500/mL e dopo 24 ore dalla trasfusione è > 4.500/mL [4]. La formula per calcolare il valore di CCI è la seguente: CCI = CP-post – CP-pre /n. piastrine trasfuse 1011 x BSA (BSA = superficie corporea in m2) Un CCI ridotto alla prima ora è suggestivo per alloimmunizzazione verso antigeni leucocitari o piastrinici, che può suggerire la trasfusione di concentrati piastrinici ottenuti da donatori HLA-match Un CCI normale alla prima ora e ridotto a 24 ore è suggestivo per ridotta sopravvivenza piastrinica dovuta a causa non immunologica (febbre, sepsi, sanguinamento massivo, DIC, splenomegalia) e può richiedere una nuova seduta trasfusionale 2.3. Plasma fresco congelato e indicazioni alla trasfusione Il plasma fresco congelato è ottenuto dalla scomposizione di una donazione di sangue intero o dalla donazione mediante aferesi da unico donatore, congelato entro i limiti di tempo e a temperature tali da preservare adeguatamente i fattori labili della coagulazione. L’indicazione principale alla trasfusione di plasma è rappresentata da [4] • correzione dei fattori della coagulazione di cui non si dispone del preparato specifico, in presenza di un sanguinamento attivo • insufficienza epatica grave, o atrofia giallo acuta del fegato in presenza di grave alterazione dei parametri coagulativi o con sanguinamento attivo • coagulazione intravascolare disseminata – DIC • trasfusione massiva • microangiopatie trombotiche, come trasfusione diretta o come trattamento aferetico • ricostituzione di sangue intero per exanguinotrasfusione • angioedema ereditario per deficit dell’inattivatore della C1 esterasi (in assenza del plasmaderivato specifico) La dose terapeutica è pari a 20 ml/Kg nel paziente emodinamicamente compensato, comunque non inferiore a 10-15 mL/Kg Rappresenta una controindicazione assoluta all’infusione di plasma il deficit congenito documentato di IgA in presenza di anticorpi anti-IgA. E’controindicato trasfondere plasma in caso di pregressa reazione trasfusionale documentata al plasma o intolleranza documentata verso uno dei suoi componenti. 2.4. Concentrati di granulociti e indicazioni alla trasfusione Le unità di concentrato granulocitario si ottengono da donazione mediante aferesi da parte di un donatore sano, apparentato o no con il ricevente, isogruppo con il ricevente, laddove possibile CMV-, dopo breve stimolazione con steroide o steroide + fattore di crescita emopoietico in singola dose, 12-14 ore prima della donazione [3]. Secondo la normativa vigente non possono essere effettuate più di 4 donazioni di granulociti stimolate / anno, ciascuna di esse con volume massimo di 400 mL, e contenuto da 1,5 a 3 x 108 granulociti per Kg di peso

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