Handbook_Volume III

106 delle check-list, che stabiliscano il tipo e la frequenza del monitoraggio del paziente, in relazione alla fase del trapianto e alle condizioni cliniche. È altrettanto importante che le procedure vengano condivise con tutti gli operatori che hanno in carico il paziente (infermieri, medici, personale di supporto, specialisti). Per la descrizione dei principi di base del monitoraggio del paziente trapiantato seguiremo un criterio temporale, che, nei limiti di una comprensibile variabilità legata a tale criterio, tenga conto dell’insorgenza, della frequenza e della distribuzione delle possibili complicanze nel periodo post-trapianto. Ritenendo che una suddivisione temporale non è determinabile se non in maniera generica data la variabilità degli eventi che caratterizzano l’evoluzione post-trapianto, preferiamo suddividere i periodi solo in rapporto all’evento attecchimento e distinguere 3 fasi del post-trapianto: • fase di pre-attecchimento (0-30 giorni); • fase precoce di post-attecchimento (30-60 giorni) • fase tardiva di post-attecchimento (60-100 giorni). 2. Il monitoraggio nella fase pre-attec chimento Fase di pre-attecchimento Nella fase pre-attecchimento, che corrisponde al periodo di aplasia post-trapianto, conseguenza del regime di condizionamento, si manifestano: • prolungata e profonda neutropenia; • rottura dell’integrità della barriera muco-cutanea. In questa fase prevale il rischio di sviluppare le complicanze infettive, prevalentemente di tipo batterico ed il rischio di tossicità d’organo e tessuto. La malattia del trapianto verso l’ospite (graft-versus-host disease, GVHD) si può manifestare nel trapianto allogenico di CSE già a partire dal giorno 5-6 dal trapianto. Si possono inoltre avere manifestazioni di tossicità d’organo (rene, fegato, polmone), come conseguenza della somministrazione dei farmaci a dosaggio sovra-massimale. La gestione del paziente è basata su una continua terapia infusionale (nutrizione parenterale, terapia antibiotica, antivirale, antifungina, supporto trasfusionale, terapia immunosoppressiva), con utilizzo di accesso venoso centrale. 2.1. Parametri Vitali In questa fase il monitoraggio clinico e dei parametri vitali (PV) di base è intensivo e viene eseguito più volte al giorno, anche quando il paziente è in stato di benessere e in assenza di complicanze. Nella figura 2, sono riportati i parametri più importanti che sono oggetto di monitoraggio nel periodo post trapianto e la frequenza di rilevazione, sia in condizioni basali, sia in relazione ad eventuali complicanze. Il briefing giornaliero del team medico-infermieristico rappresenta uno dei momenti più importanti della giornata, durante il quale, oltre alla condivisione di informazioni clinico/assistenziali, avviene una pianificazione giornaliera delle varie attività, e, anche in relazione alle condizioni generali del paziente, viene stabilito e modulato il livello di intensità di monitoraggio.

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