96 1.9.2 Il giorno “0 Gianpaolo Gargiulo1* 1UOC Ematologia e TCSE, Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II – Napoli Email address: gianpaolo.gargiulo@unina.it *Corresponding author Abstract: Il cosiddetto giorno zero è inteso comunemente come il giorno in cui avviene l’infusione delle Cellule Staminali Emopoietiche. Oltre ad essere il principale riferimento temporale nel percorso trapiantologico, rappresenta la procedura fondamentale di tutto il processo, finalizzata a reinfondere le cellule staminali emopoietiche precedentemente raccolte, sia nel TCSE autologo che allogenico. Richiede pertanto un’accurata pianificazione e il coordinamento sinergico di tutte le diverse componenti del Programma Trapianti e delle altre Unità Operative coinvolte per gestire gli aspetti organizzativi ed assistenziali. Dal punto di visto emotivo, è senza dubbio un giorno speciale, per il ricevente, i caregivers e lo stesso donatore, da intendersi come un punto di partenza e non di arrivo. Keywords: HSC Infusion, HSCT, nursing 1. Introduzione Il giorno previsto per la trasfusione delle Cellule Staminali Emopoietiche (CSE) è comunemente denominato “giorno zero” in quanto rappresenta l’inizio del periodo di monitoraggio intensivo del percorso trapiantologico. Per i pazienti e i familiari è il vero e proprio giorno del trapianto, la meta prefigurata alla diagnosi della malattia, il traguardo inseguito dopo i diversi cicli di chemioterapia vissuti nell’attesa di trovare un donatore compatibile e disponibile, ma al tempo stesso è paragonabile all’alba di un nuovo ciclo della propria vita. Inevitabilmente pertanto è un giorno speciale, sia dal punto di vista organizzativo e assistenziale che psicologico, con tutto il carico di emozioni ed aspettative correlate alla procedura, ancora di più nel caso del TCSE aploidentico, in cui il paziente ricevente e il familiare donatore vivono due percorsi paralleli, con aspetti clinici e destini incrociati che finalmente si fondono proprio nel momento della trasfusione delle CSE [1,2]. 1. Sorgente e tipologia di CSE da reinfondere Dopo la terapia di condizionamento, si attendono di norma 24 ore per garantire il wash-out completo dei farmaci antiblastici dal torrente ematico. In base alla diversa tipologia di TCSE e alla sorgente delle stesse CSE si possono avere differenti prodotti da infondere: 1. Prodotto “fresco”: le CSE sono raccolte attraverso prelievo di sangue midollare dalla cresta iliaca del donatore e rilasciate all’Unità Clinica dopo i controlli e l’eventuale manipolazione da parte del Laboratorio HLA. Il prodotto fresco può essere impiegato nel TCSE allogenico sibling, nel TCSE aploidentico, nel TCSE MUD. La sacca di sangue midollare contiene eparina per evitare la formazione di coaguli. In questa tipologia di TCSE è fondamentale la sincronia tra il percorso clinico e organizzativo del ricevente e del donatore ( screening, prenotazione sala operatoria per il prelievo di sangue midollare, programmazione ricovero…). 2. Prodotto “congelato”: le CSE sono criopreservate dopo raccolta aferetica e rilasciate dal Centro Trasfusionale immediatamente prima della trasfusione. Generalmente le sacche di CSE vengono consegnate all’Unità Clinica ancora congelate e trasportate ciascuna in un singolo contenitore rigido e poi successivamente inserite in un box più grande in grado di garantire il mante- “
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