92 •Deficit di autoassistenza dovuto all’affaticamento e allo stato di malessere. •Alterazione dell’autopercezione in relazione al cambiamento dell’aspetto, dei ruoli e delle funzioni. •Ansia legata alla mancanza di informazioni e all’incertezza circa il futuro. •Possibile compromissione del benessere spirituale. •Senso di lutto legato all’anticipazione delle perdite degli affetti e dell’alterazione del proprio ruolo.12 •Deficit di informazione sul processo patologico, sul trattamento della patologia e delle sue complicanze, sulle misure di autoassistenza.11 3. Pianificazione e obiettivi Gli obiettivi più importanti per il paziente ematologico ed il suo infermiere di rifermento sono il mantenimento di un accettabile grado di benessere, il ripristino e il mantenimento di un adeguato stato nutrizionale. La capacità di occuparsi dell’autoassistenza, la tolleranza all’attività fisica, la capacità di affrontare la diagnosi e la prognosi, una percezione positiva della propria immagine, la comprensione del processo patologico e del suo trattamento, l’assenza di complicanze.11 4. Interventi infermieristici Gli interventi infermieristici nel paziente candidato alla terapia di condizionamento sono volti a ridurre il rischio di infezione, di sanguinamento, ad insegnare al paziente a saper gestire la nausea, il vomito, la mucosite. (Tabella 1). 4.1 Trattamento della mucosite Sebbene l’enfasi venga posta sulla mucosa orale è importante ricordare che l’intero tratto gastrointestinale può essere alterato, non solo per effetti della chemioterapia ma anche a causa della prolungata somministrazione di antibiotici.3 La mucosa orale deve essere esaminata con attenzione, le aree da esaminare sono il palato, la mucosa buccale, la lingua, le gengive, le labbra, l’orofaringe e la zona sublinguale. Oltre all’identificazione e alla descrizione delle lesioni, da non sottovalutare l’esame del colore e dello stato di idratazione delle mucose.3 L’igiene orale è molto importante per diminuire la carica batterica del cavo orale, mantenere l’idratazione e diminuire i disturbi assicurando un certo grado di benessere. L’uso di uno spazzolino da denti con setole morbide è appropriato fino a che la conta dei neutrofili e delle piastrine non sono molto basse, in questo caso le setole vengono sostituite dalle spugnette.3 Per ridurre le complicanze perirettali è importante pulire l’area perirettale dopo ogni evacuazione. Le donne sono istruite a pulire il perineo in senso retrogrado. L’immersione del perineo in posizione seduta sul bidet è un metodo comodo per assicurare l’igiene, dopo il bagno le regioni interessate devono essere asciugate accuratamente per ridurre il rischio di escoriazioni.8 Le feci possono essere ammorbidite con opportuni farmaci; in questo caso è opportuno controllare la frequenza delle evacuazioni, e sospendere l’assunzione se le feci diventano troppo molli. 4.2 Miglioramento dello stato nutrizionale Il processo patologico può aumentare il metabolismo e di conseguenza il fabbisogno nutrizionale; un eventuale stato settico accentua il problema. L’apporto nutritivo è spesso ridotto a causa del dolore e del disagio provocati dalla mucosite. L’igiene orale prima e dopo i pasti e l’assunzione di analgesici prima dei pasti possono facilitare la masticazione e l’ingestione di alimenti. La nausea non dovrebbe essere un fattore dominante, visto che ad oggi la terapia antiemetica è molto efficace.10 Il consumo frequente di piccolo porzioni di cibo, morbido e non troppo caldo o freddo, può essere meglio tollerato e facilitare l’alimentazione.13 L’infermiere primary all’ingresso del paziente in reparto chiederà subito la consulenza con il dietista in modo da fargli prescrivere la dieta idonea, ed ogni giorno il paziente in regime di condizionamento dovrà rilevare il peso corporeo. 4.3 Alleviamento del dolore e malessere Le febbri ricorrenti sono comuni nel paziente sottoposto a regime di condizionamento, alle volte possono provocare mialgie e atralgie. Di solito si somministrano antipiretici per ridurre la temperatura che conseguentemente comporta un’intensa sudorazione. Possono essere utili spugnature con acqua fresca e quando possibile un massaggio del dorso e delle spalle può procurare benessere.14 I pazienti ematologici richiedono come detto in precedenza un’assistenza infermieristica molto assidua (sia durante la terapia di condizionamento – induzione e nel caso di complicanze), molte volte il ritmo sonno – veglia viene compromesso. Tuttavia le sofferenze che il paziente deve affrontare possono essere immense. I pazienti trovano pertanto conforto nell’ascolto empatico offerto dall’infermire di riferimento e se necessario con sedute psicologiche. 14 4.4 Riduzione dell’affaticamento e ripresa dell’attività fisica L’affaticamento è un problema comune di grande impatto. L’infermiere referente dovrebbe garantire un’alternanza bilanciata di attività e riposo, da adeguare alle condizioni e alle necessità del singolo paziente. L’utilizzo di cyclette da camera e l’attivazione della consulenza fisioterapica potrebbe migliorare il soggiorno in ospedale durante il regime di condizionamento e favorire una ripresa post chemioterapia più veloce.9 4.5 Mantenimento del bilancio idro-salino Episodi febbrili, sanguinamenti e un apporto insufficiente o eccessivo di liquidi possono alterare il bilancio idro-salino del paziente. Analogamente, diarrea ricorrente, vomito, uso prolungato di antibiotici possono causare un deficit di elettroliti clinicamente significativo. L’assunzione e l’eliminazione devono essere accuratamente misurati, e per questo il peso corporeo deve essere controllato giornalmente. 13 Devono essere valutati segni di disidratazione o di ac-
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