Handbook_Volume III

72 1.6.2 Espiando di midollo osseo: aspetti essenziali Letteria (Lilla) Russo1, Nicola Meliambro1*, Rev. Barbara Loteta1 Centro Trapianti Del Midollo Osseo, Gom “Bianchi Melacrino Morelli” Reggio Calabria Email address: lillarusso@tiscali.it, menic18@libero.it *Corresponding author Abstract: LLe Cellule Staminali Emopoietiche sono cellule staminali adulte che hanno la capacità di auto-rinnovarsi e di produrre cellule altamente specializzate (differenziate) attraverso l’emopoiesi. Nell’adulto le CSE si trovano nel midollo osseo a stretto contatto con altre cellule (mesenchimali, ossee, dei vasi sanguigni). Esse sono dotate di un antigene di superficie (CD34) che ne permette l’identificazione e la quantificazione mediante tecniche di citofluorimetria. Le principali sorgenti delle CSE sono: • Il midollo osseo, mediante il prelievo dalle creste iliache • Il sangue periferico, dopo la somministrazione di fattori di crescita che stimolano il midollo a produrle • Il sangue del cordone ombelicale particolarmente ricco di CSE La procedura di prelievo di midollo osseo avviene in sala operatoria e consiste nell’effettuazione di ripetute punture sulle creste iliache, con prelievo di 2-3 ml per volta. Per questo il donatore di cellule staminali, sia esso paziente nel caso di prelievo autologo che donatore volontario familiare o non familiare, deve essere sottoposto ad anestesia generale o epidurale. Il paziente/donatore viene tenuto sotto osservazione, dopo la procedura, in ricovero ordinario per almeno 24 ore eseguendo controllo dei parametri vitali e dell’emocromo e valutando la comparsa di eventuali complicanze. La preparazione e l’organizzazione del prelievo comporta un impegno prevalentemente infermieristico finalizzato all’assistenza del paziente e alla creazione e mantenimento della sterilità durante la procedura. Keywords: midollo osseo, creste iliache, espianto, infermieristica, anestesia, donatore 1. Introduzione Il Midollo Osseo è un tessuto liquido costituito da “Cellule Staminali Emopoietiche” (CSE) capaci di produrre le cellule del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Questo tessuto, situato all’interno della ossa piatte, si rinnova continuamente. Il trapianto permette di contrastare le più aggressive malattie del sangue. Il prelievo può avvenire secondo tre modalità: dalle creste iliache, da vena periferica mediante separatori cellulari o da sangue del cordone ombelicale. La scelta della modalità di prelievo dipende dalla necessità del paziente da trapiantare e dalla disponibilità del donatore. La prima modalità consiste nel prelievo di Cellule Staminali Emopoietiche (CSE) dalle ossa del bacino (dette creste iliache superiori), mediante delle punture. Il prelievo viene eseguito in anestesia generale o epidurale in un centro autorizzato. La quantità di sangue midollare che viene prelevata varia in funzione del peso del donatore e del ricevente. Le CSE prelevate dal midollo osseo del donatore si riproducono spontaneamente in 15- 30 giorni [1]. 2. Idoneità donatore Il donatore/ricevente, deve effettuare gli esami previsti di legge e la visita anestesiologica prima della donazione. Programma di pre-deposito per autotrasfusione A tutela del donatore e allo scopo di minimizzare il rischio trasfusionale, è prevista la programmazione di sedute di pre-deposito per autotrasfusione. Non sempre è previsto il programma di pre-deposito, che va pianificato valutando i seguenti parametri: • volume di sangue midollare che si intende prelevare • peso del donatore (per definire il volume ematico tota-

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