Handbook_Volume III

196 3.4 Supporto trasfusionale Aurora Vassanelli1* 1UOC Medicina Trasfusionale, Medico Responsabile US Banca Cellule e Tessuti, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona Email address: aurora.vassanelli@aovr.veneto.it *Corresponding author Abstract: La terapia di supporto trasfusionale rappresenta una componente essenziale ed imprescindibile nella gestione del trapianto di cellule staminali emopoietiche e si basa sulla trasfusione di concentrati eritrocitari, concentrati piastrinici, plasma fresco congelato. La terapia di supporto trasfusionale rappresenta una componente essenziale ed imprescindibile nella gestione del trapianto di cellule staminali emopoietiche, e si basa sulla trasfusione di concentrati eritrocitari, concentrati piastrinici, plasma fresco congelato. Solo pochi studi hanno affrontato la strategia trasfusionale specificamente nei pazienti sottoposti a HSCT (vedi revisione Christou et al. 2016). Gli emocomponenti assegnati devono essere deleucocitati mediante filtrazione, allo scopo di prevenire le reazioni trasfusionali febbrili non emolitiche, l'incidenza di alloimmunizzazione verso antigeni leucocitari e il rischio di trasmissione di CMV (in accordo con gli standard di medicina trasfusionale SIMTI): il un numero di leucociti deve essere <1 × 106 leucociti/unità. Inoltre devono essere irradiati, allo scopo di prevenire il rischio di sviluppare TA-GVHD, sostenuta da eventuali leucociti di origine del donatore di sangue, residui dopo la filtrazione, immunocompetenti (vedi oltre). La terapia trasfusionale segue le indicazioni riconosciute dalla letteratura nazionale ed internazionale e dagli standard nazionali (SIMTI), nel rispetto dei criteri di compatibilità degli emocomponenti secondo il gruppo sanguigno AB0-Rh-Kell del ricevente. Nel trapianto allogenico i criteri di compatibilità delle unità assegnate devono rispettare il gruppo sanguigno AB0-Rh-Kell sia del donatore che del ricevente. Prima della trasfusione deve essere determinato il gruppo sanguigno AB0-D, (raccomandando di determinare il fenotipo Rh completo e l’antigene Kell) del ricevente e del donatore, su due prelievi di sangue diversi e deve essere effettuata la ricerca di anticorpi irregolari per rilevare la presenza di eventuali anticorpi ed identificarne la specificità. Al momento della trasfusione deve essere verificata in modo sicuro l’identità del ricevente da parte di due operatori e deve essere garantita la sicurezza della trasfusione ponendo molta attenzione ai seguenti elementi: scelta dell’accesso vascolare, accurata asepsi nelle manovre di disinfezione, connessione e disconnessione dei presidi per infusione, gestione delle eventuali terapie infusionali in corso. Per la rilevazione precoce di segni e sintomi attribuibili a reazioni trasfusionali, prima della seduta trasfusionale e al termine della stessa devono essere rilevati e documentati i parametri vitali. Eventuali reazioni trasfusionali vanno prontamente gestite e segnalate alla Struttura Trasfusionale di riferimento per le indagini del caso. Keywords: Supporto trasfusionale, trasfusione, emocomponenti, trapianto di cellule staminali AB0 incompatibile, irradiazione emocomponenti, TA-GVHD, TT-CMV 1. Introduzione La terapia trasfusionale segue le indicazioni riconosciute dalla letteratura nazionale ed internazionale e dagli standard nazionali (SIMTI), nel rispetto dei criteri di compatibilità degli emocomponenti secondo il gruppo sanguigno AB0-Rh-Kell del ricevente. Nel trapianto allogenico i criteri di compatibilità delle unità assegnate devono tenere conto e rispettare il gruppo sanguigno AB0-Rh-Kell sia del donatore che del ricevente.

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