Handbook_Volume III

116 1.9.6 Il monitoraggio infermieristico dopo i 100 giorni Giorgia Gobbi1*, Chiara Colognesi2, Alfonso Parisi3 1Istituto Nazionale dei Tumori Milano Email address: giorgia.gobbi@istitutotumori.mi.it, chiara.colognesi@istitutotumori.mi.it, alfonso.parisi@istitutotumori.mi.it *Corresponding author Abstract: Il paziente sottoposto a trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche necessita di un follow-up a lungo termine. La terapia trapiantologica è potenzialmente curativa ed in grado di portare alla remissione della malattia, ma ad alto rischio di sviluppare complicanze correlate al trattamento come la GVHD (graft versus host disease) o patologie extra-ematologiche a medio e lungo termine. Gli effetti collaterali a lungo termine dopo Allo-HSCT includono disfunzioni non maligne di organi o tessuti, cambiamenti nella qualità della vita, infezioni correlate alla ricostituzione immunitaria anormale e tumori secondari. La GVHD cronica è una sindrome che può coinvolgere più organi: mucose (orale, genitale, oculare), cute, tessuto gastrointestinale, tessuto polmonare, apparato muscolo-scheletrico - articolare e fegato. Il trattamento consiste principalmente nell’utilizzo di farmaci immunosoppressori e in seconda linea viene utilizzata la fotoaferesi. L’educazione infermieristica al paziente e al caregiver in merito all’aderenza terapeutica, all’osservazione del proprio corpo e all’importanza nella rapida segnalazione di alterazioni e cambiamenti del proprio stato di salute risulta essere il core della fase di dimissione. La GVHD cronica rappresenta la complicanza a lungo termine più diffusa tra i pazienti trapiantati. Le complicanze extra-ematologiche possono causare un’importante morbidità, ridurre la qualità di vita ed incrementare la mortalità. Il ruolo dell’infermiere è quello di coordinare ed educare il paziente su come affrontare eventuali cambiamenti e cercare di rivolgersi al professionista appropriato. Un’ adeguata e chiara definizione degli steps che il paziente dovrà affrontare dopo la dimissione garantirà in buona parte il successo del trattamento trapiantologico. Oltreoceano il ruolo dell’Advanced Practice Providers (APPs), posizione acquisita con master o dottorati post-formazione base, permette alla figura infermieristica di lavorare a fianco al medico e ad altri professionisti con conoscenze e competenze avanzate tali da supportare le indicazioni cliniche in modo più diretto. Questa figura, nel campo trapiantologico permetterebbe di ottenere cure e trattamenti efficaci, efficienti e tempestivi. I pazienti sottoposti a trapianto allogenico rimangono una delle popolazioni più fragili da preparare alla dimissione e rappresentano una sfida per l'infermiere. La creazione di una attività ambulatoriale infermieristica potrebbe aiutare la gestione degli effetti a lungo termine del paziente sottoposto a trapianto allogenico di cellule staminali. Keywords: Allogeneic stem cell, allogeneic stem cell transplatation, allogeneic stem cell, nurse allogeneic transplatation, follow up allogeneic transplatation, nurse education allogenic transplatation. Introduzione Il trapianto allogenico di cellule ematopoietiche (HCT) è una terapia potenzialmente curativa, ma ad alto rischio per i pazienti con neoplasie ematologiche avanzate. La sopravvivenza a lungo termine e gli esiti dopo l’’HCT rimangono limitati da una significativa morbilità e mortalità correlate al trapianto, nonché dalla recidiva della malattia. Grazie ai progressi nel Trapianto, come la tipizzazione HLA ad alta risoluzione, il miglioramento delle cure di supporto e la migliore valutazione dei fattori prognostici correlati al paziente e alla malattia,

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