Handbook_Volume III

594 8.2 Aspetti etici e deontologici Christian Dall’Olmo1*, Stefano Botti2 1Aulss N.8 Berica di Vicenza, Italia, Scuola di Medicina e Chirurgia, Università degli studi di Verona, Italia 2Azienda USL-IRCCS di Reggio Emilia, Italia, SC di Ematologia, Dipartimento Oncologico e Tecnologie Avanzate Email address: christian.dallolmo@aulss8.veneto.it *Corresponding author Abstract: Il Trapianto di Cellule Staminali Ematopoietiche (TCSE) è una opzione terapeutica che ha un forte impatto non solo sulla vita dei pazienti che decidono di sottoporvisi, e indirettamente anche sui loro familiari, ma anche sui professionisti sanitari, in primis sui medici, che hanno la responsabilità di indicare e proporre i diversi trattamenti. Tale scelta ha dunque numerose e importanti implicazioni di tipo etico e deontologico. L’indicazione clinica al trapianto deve essere anzitutto caratterizzata da appropriatezza, efficacia, sicurezza e proporzionalità: senza tali presupposti si potrebbe configurare come un trattamento inadeguato, il cui risultato sarebbe quello non solo di non garantire la piena promozione del bene per la persona, ma anche di arrecargli un aumento della sofferenza e un peggioramento significativo della qualità di vita. In assenza di indicazione clinica al trapianto il paziente non viene abbandonato, ma viene accompagnato in percorsi alternativi di supporto e cure palliative. Fondamentale dal punto di vista etico e deontologico è che la scelta del paziente sia libera, autentica, consapevole e responsabile, frutto di una informazione completa e veritiera. Affinché ciò avvenga, il paziente ha bisogno di sentire, qualunque sia la sua scelta, la disponibilità e la vicinanza dei professionisti sanitari, e deve avere la possibilità di avere accanto le persone care. Utile in taluni casi anche la presenza e l’accompagnamento di professionisti competenti in grado di garantire un supporto psicologico. La scelta del trapianto deve tenere conto anche del valore della giustizia in riferimento alla corretta allocazione delle risorse. Visti gli alti costi della procedura e l’esiguità delle risorse a disposizione, è importante sia incentivare politiche volte a favorire l’aumento dei donatori, sia procedere ad una attenta e scrupolosa selezione dei candidati al trapianto. Fondamentale per una buona riuscita della procedura trapiantologica è che tra i professionisti coinvolti ci sia una collaborazione e una comunicazione interprofessionale autentica e rispettosa. Tale aspetto ha un impatto positivo non solo sulla salute delle persone che vivono il percorso trapiantologico, ma anche sul benessere degli operatori coinvolti, riducendo il rischio di distress morale e di burnout. Keyword: Etica, deontologia, indicazione clinica, decisione, giustizia, allocazione delle risorse, collaborazione interprofessionale 1. Introduzione La pratica clinica, essendo un ambito nel quale si sviluppa l’agire umano, è caratterizzata dalla presenza di aspetti etici e deontologici. L’etica è sapere che analizza i comportamenti umani, ne scandaglia le motivazioni e i fini, valuta non solo le intenzioni, ma anche le conseguenze dirette dell’agire. La deontologia è disciplina che contiene le norme che regolano e indirizzano una data professione, ed è essa stessa fondata sull’etica e sui principi che orientano l’agire professionale. La scelta del Trapianto di Cellule Staminali Ematopoietiche (TCSE), in considerazione del forte impatto che ha

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