Handbook_Volume III

532 6.3 Sessualità e fertilità Letizia Galgano1* 1SOD Medicina trasfusionale e Terapie cellulari, Unità TMO, AOU Careggi Firenze, Italia Email address: galganol@aou-careggi.toscana.it *Corresponding author Abstract: Il trapianto di cellule staminali (TCSE) può alterare molti aspetti della qualità di vita di una persona tra cui la sessualità e la fertilità. Sebbene al momento della diagnosi i pazienti siano giustamente più preoccupati per la loro sopravvivenza, nel tempo cominciano ad esprimere disagi legati agli effetti collaterali del trattamento sulla loro sfera affettiva-sessuale-riproduttiva; risulta perciò necessario che il personale medico-infermieristico sia preparato a rispondere con completezza e senza imbarazzi alle domande sulla sessualità e non solo, il paziente deve essere preventivamente informato sulle opzioni per la preservazione della fertilità. Tutto questo è possibile solo attraverso percorsi multidisciplinari condivisi ed percorsi formativi che permettano ai professionisti di affrontare efficacemente tali argomenti. Keywords: Sessualità, fertilità, TCSE allogenico, disfunzione sessuale, criopreservazione 1. Introduzione Il percorso terapeutico del paziente sottoposto a trapianto di cellule staminali emopoietiche (TCSE) prevede un trattamento chemio e/o radioterapico che può portare a conseguenze quali il danneggiamento irreversibile delle cellule germinali, disturbi dell’apparato genitale, alterazione dell’immagine corporea con interferenze sulla fertilità e la normale conduzione dell’attività sessuale; di conseguenza la preservazione della capacità riproduttiva, la gestione di eventuali disturbi dell’apparato genitale, gli aspetti legati alla sessualità diventano parte integrante del percorso di cura da affrontare insieme al paziente.Sebbene l’impatto della patologia di base sulla sessualità e fertilità non sia, almeno nella fase iniziale del trattamento, una delle principali preoccupazioni dei pazienti sottoposti a TCSE, esso diventa un importante fattore che influenza la qualità di vita dopo il trattamento, rimanendo ancora un tema poco affrontato e discusso in ambito sanitario. 2. Sessualità e TCSE La sessualità è legata strettamente alla propria identità, all’autostima e alla qualità di vita degli individui; l’intimità e una vita sessuale soddisfacente possono contribuire a ridurre il disagio emotivo e migliorare le risposte del paziente ai trattamenti e alle eventuali complicanze dopo il TCSE. La definizione di sessualità è un concetto complesso che riguarda gli aspetti biologici, psicologici e culturali delle persone.[1] Studi legati alla funzionalità sessuale mostrano che circa il 50% dei pazienti maschi e l’80% delle pazienti femmine ha difficoltà sessuali; quasi l’80% dei maschi ha disfunzioni erettili ed un calo della libido in circa il 60% dei casi, e in circa l’80% delle femmine; circa il 70% delle donne ha dolore durante il rapporto ed prova meno piacere. Si nota come negli anni le percentuali siano aumentate, ciò potrebbe essere legato ad un fenomeno di maggiore sensibilizzazione sull’argomento e conseguentemente l’aumento di dati disponibili. [2] [3] Inoltre è stata trovata una correlazione significativa, a 3 anni dopo il TCSE, tra i pazienti che avevano avuto modo di discutere con il personale sanitario circa gli effetti del trattamento sulla sessualità e il minor sviluppo di problemi di funzionamento sessuale. I problemi sessuali persistono in alcuni pazienti per molti anni; anche se in alcuni casi la ripresa dell’attività sessuale

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