Handbook_Volume III

444 5.10.4 Nausea, vomito Samarani Emanuela1* , Cadei Daniela2 , Galuppini Vera3 , Valzelli Alice4 12 3 4 Unit of Blood Diseases and Stem Cell Transplantation Department of Clinical Oncology, ASST Spedali Civili di Brescia Email address: manusamarani@libero.it (Emanuela Samarani), danielateresa@libero.it (Daniela Cadei), gverag@alice.it (Vera Galuppini), alice.valzelli@gmail.com (Alice *Corresponding author Abstract: La nausea e il vomito sono complicanze frequenti nel percorso terapeutico di un paziente oncologico . Nel setting del trapianto di cellule staminali emopoietiche questi sintomi sono dovuti principalmente al trattamento chemioterapico, alla radioterapia e al l a GVHD (Graft versus Host Disease) del tratto gastro intestinale. E’ importante affrontare questi due problemi sia dal punto di vista della prevenzione che del trattamento per migliorare la qualità di vita del paziente e per assicurare l’aderenza al trattamento previsto. Keywords: nausea, vomito, CINV, RINV, trapianto cellule staminali ematopoietiche, chemioterapia, radioterapia, GVHD 1. Introduzione Il paziente sottoposto a trapianto di cellule staminali ematopoietiche frequentemente sperimenta la nausea ed il vomito durante la fase terapeutica del condizionamento oppure associati alla malattia del trapianto contro l’ospite (Graft Versus Host Disease [GVHD]) gastro-intestinale. La nausea e il vomito sono sintomi comuni nei pazienti oncologici e possono presentarsi insieme o separatamente [1]. Nonostante i notevoli progressi terapeuti conseguiti negli ultimi trent’anni, la nausea ed il vomito rappresentano due tra i più comuni effetti collaterali della chemioterapia e della radioterapia. Nel primo caso sono definiti con l’acronimo CINV (chemotherapy induced nausea and vomiting) [1]. Mentre nel secondo caso, sono definiti con l’acronimo RINV (radiotherapy-induced nausea and vomiting) [2]. Tra gli effetti collaterali del trattamento antitumorale la nausea e il vomito indotti da chemioterapia sono molto frequenti, interessando fino al 40% dei pazienti trattati [3]. In assenza di prevenzione di tale sintomatologia, essi colpiscono dal 60% all’80% dei pazienti sottoposti a chemioterapia [4]. È importante sottolineare che la CINV è associata alle seguenti complicanze: • Alterazioni metaboliche e degli elettroliti • Iporessia e malnutrizione • Peggioramento delle condizioni fisiche e mentali • Lesioni esofagee • Fratture costali • Deiscenza delle ferite • Ridotta/scarsa aderenza alla terapia e/o abbandono del trattamento [1]. A queste complicanze, poi, è necessario aggiungere l’impatto qualità di vita. La nausea sembra avere un impatto più diretto sul paziente, mentre il vomito ha un impatto significativo anche sui caregiver [2]. Chiaramente la ridotta compliance alle terapie, che può esacerbarsi fino al rifiuto delle stesse e la perdita dell’autonomia funzionale sono le conseguenze più gravi della CINV [1]. La probabilità per un paziente di sperimentare la CINV dipende da diversi fattori, legati sia al paziente, che alle proprietà intrinseche dei chemioterapici. È fondamentale identificare questi fattori quando si pianifica la strategia di trattamento, valutando il rischio emetico del singolo paziente e la possibilità delle diverse combinazioni di farmaci per raggiungere gli obiettivi e preservare il paziente e la sua qualità di vita [3]. Pertanto, qualsiasi trattamento chemio/radioterapico dovrebbe seguire questi principi per la prevenzione della CINV: • La profilassi è l’obiettivo primario della terapia antiemetica • Qualsiasi paziente o trattamento con un rischio eme-

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