41 1. Aspetti Generali [31]. Anche in questo caso, considerato il peculiare profilo di complicanze specifiche della patologia, è raccomandato eseguire la procedura in centri specializzati. Per entrambe le patologie lo scenario potrebbe cambiare radicalmente in futuro con l’approvazione commerciale di approcci di terapia genica o gene-editing, i cui risultati sperimentali sono stati caratterizzati da elevata efficacia e sicurezza anche in soggetti, come i giovani adulti, non comunemente considerati eleggibili per un trapianto allogenico [32]. 3.4. Patologie metaboliche (Inborn errors of metabolism, IEM) L’allotrapianto rappresenta una valida strategia curativa in pazienti selezionati affetti da disordini dei perossisomi, malattie da accumulo lisosomiale ed altre rare patologie metaboliche. Dopo l’attecchimento, le cellule del donatore non ricostituiscono solo il sistema linfoemopoietico ma rimpiazzano anche i macrofagi tissutali (come le cellule di Kupffer nel fegato e gli elementi microgliali nel sistema nervoso centrale). Nella maggior parte degli IEM, l’effetto curativo dell’allo-TCSE si realizza mediante fenomeni di cross-correzione [33]. Un’altra caratteristica paradigmatica del trapianto negli IEM è la capacità di arrestare la progressione delle manifestazioni, ma non di revertire il danno d’organo già verificatosi, motivo per cui il trapianto andrebbe eseguito quanto più precocemente possibile una volta effettuata la diagnosi. Un’ultima considerazione riguarda la scelta del donatore, nella quale bisogna tenere in considerazione che, tra i famigliari, i soggetti eterozigoti presentano un’attività enzimatica parziale e quindi possono offrire un beneficio terapeutico minore. Nell’ambito del vastissimo gruppo degli IEM, solo una piccola frazione presenta indicazione ad allo-TCSE, riassunta in Tabella 4. Negli ultimi anni sono stati ottenuti risultati estremaDISORDINI LISOSOMI MUCOPOLISACCARIDOSI Malattia di Hurler (MPS 1 H) Malattia di Scheie (MPS 1 S) Sindrome di Hunter (MPS II) Malattia di Maroteaux-Lamy (MPS VI) SFINGOLIPIDOSI Leucodistrofia metacromatica Leucodistrofia a cellule globoidi (Malattia di Krabbe) Malattia di Farber DISORDINI PEROSSISOMIALI Adrenoleucodistrofia Tabella 4. Patologie metabolicheche hanno indicazione ad allo-TCSE (in casi selezionati) mente promettenti con approcci di terapia genica mediante vettori lentivirali anche nell’ambito degli IEM, in particolare nell’adrenoleucodistrofia cerebrale, nella leucodistrofia metacromatica e nella mucopolisaccaridosi di tipo 1H [34, 35]. 3.4. Osteopetrosi Le osteopetrosi rappresentano un eterogeneo gruppo di patologie genetiche secondarie a un difetto genetico che altera la funzione degli osteoclasti. Nelle forme classiche a esordio infantile, il trapianto rappresenta l’unica opzione terapeutica e trova indicazione urgente una volta esclusi quadri neurodegenerativi o rari difetti genetici non direttamente a carico della componente osteoclastica. Nelle forme a esordio tradivo, l’allo-TCSE è indicato in caso di sviluppo di insufficienza midollare o alterazioni del visus [36].
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