Handbook_Volume III

397 lirium (CAPD). È uno strumento molto rapido da utilizzare, contiene 8 item totali che indagano lo stato di coscienza, lo stato cognitivo, l’orientamento, l’attività psicomotoria, l’affettività/il distress, le cui risposte hanno un punteggio che va da a 0 a 4 con scala Likert. [18] In alternativa può essere utilizzata anche la Pediatric Glasgow Coma Scale (pGCS) per valutare lo stato di coscienza del paziente. Il trattamento è orientato a indagare le cause scatenanti. Eventuali cause iatrogene devono essere trattate riducendole al minimo, in particolare per quanto riguarda i farmaci sedativi. Interventi di tipo non farmacologico sono rivolti a ottimizzare l’ambiente ospedaliero quanto possibile, fornendo una stimolazione cognitiva adeguata all’età, mobilizzando il paziente fuori dal letto, favorendo il sonno notturno senza interruzioni e rendendo lo spazio tranquillo e ben illuminato con oggetti familiari al bambino.[17] 6.0 Conclusioni Il messaggio più evidente è che il lavoro di squadra è essenziale per la diagnosi e la gestione della SOS/VOD e che gli infermieri svolgono un ruolo cruciale nel team multidisciplinare. Gli infermieri sono spesso riconosciuti come i più informati sullo stato clinico dei pazienti e quindi sono nella posizione migliore per avvisare tempestivamente i colleghi medici di qualsiasi alterazione che potrebbe richiedere un intervento. L'attento monitoraggio dei pazienti sottoposti a TCSE consente di individuare precocemente i segni e sintomi associati alla SOS/VOD migliorando gli esiti sul paziente. Come parte di un'équipe multidisciplinare, gli infermieri hanno un ruolo essenziale da svolgere, dalla valutazione pre-trapianto alla cura complessiva del paziente. Di conseguenza, è necessaria una formazione infermieristica specifica in quest'area. I medici hanno la responsabilità di facilitare l'istruzione e la formazione in modo che gli infermieri possano lavorare efficacemente con i membri del team di diverse professioni. Inoltre, corsi di formazione specifici potrebbero essere utili per garantire e mantenere le conoscenze degli infermieri sulla gestione dell’SOS/VOD. Un’ulteriore importante fattrice da tenere in considerazione è la crescita strutturale/fisiologica e lo sviluppo (motorio, cognitivo, linguaggio, comportamentale ed emotivo) del paziente pediatrico i quali, al contrario del paziente adulto, sono molto rapidi e nelle diverse fasce d’età mutano considerevolmente. Inoltre, nella fase adolescenziale e giovane adulta, una persona subisce forse i cambiamenti più rapidi e formativi della sua vita. L’ospedalizzazione, i trattamenti, come un trapianto di cellule staminali ematopoietiche, possono influenzare gravemente il percorso di transizione da bambino all'adulto. I pazienti pediatrici e giovani adulti presentano agli operatori sanitari una serie unica di sfide ed è importante che le strutture assistenziali siano progettate per affrontare e rispondere ai bisogni particolari di essi e delle loro famiglie.[3] 5. Complicanze precoci

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