Handbook_Volume III

356 5.6 Sindromi emorragiche e trombotiche Valerio De Stefano1,2* 1Sezione di Ematologia, Dipartimento di Scienze Radiologiche ed Ematologiche, Università Cattolica, Roma 2UOC Servizio e Day Hospital di Ematologia, Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS, Roma Email address: valerio.destefano@unicatt.it *Corresponding author Abstract: Il tromboembolismo venoso (TEV) è un problema sempre più riconosciuto nel post-trapianto di cellule staminali ematopoietiche (TCSE); vi è una mancanza di dati basati sull'evidenza per raccomandare le migliori pratiche cliniche. Pochi pazienti con neoplasie ematologiche e ancora meno pazienti con TSCE sono stati inclusi in studi randomizzati di profilassi e trattamento del TEV. I pazienti sottoposti a TCSE sono anche a rischio elevato di complicanze emorragiche a causa della piastrinopenia prolungata e la gestione dei rischi concomitanti di emorragia e trombosi può essere impegnativa. TEV e emorragie, sono comuni nei riceventi TCSE, rispettivamente 4-6% e 15-27%, rispettivamente, con un tasso di emorragia con minaccia per la vita o fatale compresa tra 1.1% e 3.6%. Precedenti TEV, l’infiammazione associate a GVHD, infezioni e cateteri venosi centrali sono fattori di rischio per la trombosi, mentre la piastrinopenia grave e prolungata e la GVHD predispongono al sanguinamento. L'uso crescente della terapia di mantenimento post-trapianto con lenalidomide nei pazienti con mieloma multiplo (MM) aumenta questo rischio dopo TCSE autologo. La tromboprofilassi farmacologica è raccomandata per i pazienti con MM che ricevono farmaci immunomodulatori e pazienti ospedalizzati con conta piastrinica >50x10^9/L, ma non per la profilassi di routine della trombosi associata a catetere, L’eparina a basso p.m. (o l’eparina non frazionata in caso di insufficienza renale grave) è il trattamento di scelta per la terapia del TEV nei riceventi di TCSE. Keywords: Neutropenia, Infezione, Sepsi, Febbre 1. Introduzione Le complicanze emorragiche e trombotiche sono una importante causa di morbilità e mortalità nei pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali emopoietiche (TCSE). Le complicanze trombotiche più rappresentate includono il tromboembolismo venoso (TEV) in siti usuali e la trombosi correlata al catetere venoso centrale (catheter-associated thrombosis, CAT), mentre il sanguinamento può coinvolgere il tratto gastrointestinale o le vie respiratorie, ed è più comune in pazienti piastrinopenici o con GVHD. Il TCSE è associato a molteplici fattori di rischio sia per trombosi che per emorragia, compreso la concomitante neoplasia, la piastrinopenia, la terapia di condizionamento, i farmaci immunomodulatori, la GVHD, infezioni, cateteri vascolari a permanenza, e prolungata immobilizzazione [1-3]. Il TCSE è associato ad anche alterazioni del sistema emostatico, con attivazione della coagulazione endotelio-dipendente, aumento del fattore von Willebrand e dell’adesività piastrinica, aumento della generazione di trombina, diminuzione dei livelli di antitrombina e diminuzione dei livelli di inibitori naturali della coagulazione come la proteina C [4]. 2. Complicanze trombotiche 2.1.Epidemiologia e fattori di rischio Il TEV è la complicanza più comune [Tabella 1] e studi retrospettivi hanno riportato una incidenza di TEV del 4.6 % nell'arco di 180 giorni per i pazienti ricoverati sot-

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