349 5. Complicanze precoci 5.5.3 GvHD Epatica Federica Pedica1*, Alberto Quaglia2 1Department of Experimental Oncology, Pathology Unit, IRCCS San Raffaele Scientific Institute, Milan, Italy 2Department of Cellular Pathology, Royal Free Hospital, London, UK Email address: pedica.federica@hsr.it (Federica Pedica, MD), alberto.quaglia@nhs.net (Professor Alberto Quaglia) *Corresponding author Abstract: La malattia da trapianto verso l’ospite (graft versus host disease, GVHD) epatica è una complicanza comune nei pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche come conseguenza della reazione immunologica delle cellule immunocompetenti T del donatore nei confronti dei tessuti ed organi del ricevente. La GVHD epatica generalmente si presenta in contemporanea o successivamente a quella in altre sedi e coinvolge elettivamente l’epitelio dei dotti biliari, associandosi talora ad un grado variabile di infiammazione lobulare (fino alla variante “epatitica”) e può esserre causa di duttopenia quando severa. La biopsia epatica si rende necessaria nei casi dubbi, quando multiple eziologie possono spiegare un’alterazione degli indici di funzionalità e di necrosi epatica o in caso di assente risposta al trattamento immunosoppressivo. La sua interpretazione necessita di attenta correlazione con i dati clinici e di anamnesi farmacologica del paziente. Una corretta diagnosi è fondamentale al fine di evitare la progressione del danno ed è una valutazione complessa perchè si basa sul riconoscimento di alterazioni morfologiche che possono essere sfumate e variabili a seconda del momento della biopsia e delle terapie in corso. E’ sempre fondamentale quindi avere materiale di studio adeguato, informazioni cliniche complete comprendenti le condizioni pre-trapianto del fegato e la malattia che ha reso necessario il trapianto stesso, nonchè una discussione multidisciplinare del caso. Keywords: malattia da trapianto verso l’ospite, danno biliare, pattern epatitico, colestasi, danno da farmaco, infezione virale 1. Introduzione La malattia da trapianto verso l’ospite (graft versus host disease, GVHD) è una complicanza specifica che si presenta nel circa 70% dei pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche, dovuta alla reazione immunologica delle cellule immunocompetenti T del donatore nei confronti dei tessuti ed organi del ricevente [1]. Importante ricordare che è la causa più frequente di alterazione degli indici di funzione epatica nei pazienti sottoposti a trapianto allogenico [2]. Si definiscono la GVHD acuta (che insorge entro i primi 100 giorni dal trapianto) e la GVHD cronica che può manifestarsi più tardivamente [3]. Questa distinzione però non è facilmente fattibile su biopsia epatica anche perché manca una definizione precisa dei criteri minimi per la definizione della diagnosi [4]. La malattia GVHD è scatenata da un danno verso le cellule del ricevente, per esempio come conseguenza delle terapie di condizionamento per il trapianto stesso, che induce una risposta infiammatoria che attiva le cellule T del donatore e generalmente il tratto gastroenterico riveste un ruolo primario in questo processo [5]. La GVHD epatica coesiste o segue quella in altre sedi e interessa in modo pressochè elettivo l’epitelio dei dotti biliari, talora accompagnandosi ad attività flogistica a carico del lobulo epatico. La biopsia epatica viene quindi eseguita quando non è possibile discernere con la sola clinica tra GVHD e altre possibili cause di danno epatico in questi pazienti, come ad esempio il danno da
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