Handbook_Volume III

347 5. Complicanze precoci Tratto gastrointestinale superiore: il coinvolgimento del tratto gastrointestinale superiore con GVHD acuta si presenta spesso con anoressia, dispepsia, intolleranza alimentare, nausea e vomito [9]. I pazienti possono anche presentare gengivite e mucosite, anche se questi risultati sono più comunemente dovuti agli effetti dei regimi di condizionamento [10]. 3. Gestione infermieristica L’assistenza infermieristica al paziente affetto da aGVHD del tratto gastrointestinale richiede un insieme di abilità e competenze specifiche ed una gestione multidisciplinare. Il management infermieristico consiste principalmente nella gestione dei sintomi correlati a questa complicanza. 3.1. La diarrea I sintomi della diarrea, sperimentati anche per lunghi periodi, possono divenire estenuanti e debilitanti in quanto il paziente si trova improvvisamente di fronte a una perdita di controllo più o meno severa su una delle funzioni corporee di base. Questo può avere effetti avversi sulla sfera psicologica, oltre che fisica, compromettendo la privacy e la dignità del paziente, creando disagio e alterazione dell’immagine corporea. La diarrea associata ai crampi addominali può incidere sul riposo e limitare le opportunità di visita, portando il paziente all'isolamento sociale. La gestione dell'incontinenza fecale è complessa, ma deve includere la gestione dei sintomi, la cura della pelle e il mantenimento della dignità del paziente [11]. Nella gestione dell’incontinenza fecale in pazienti con scariche molto frequenti, abbondante produzione diarroica e/o qualora il continuo contatto delle feci con le aree perianali provochi un aumento del rischio infettivo o di lesioni, la sintomatologia assume connotati di difficile gestione, per questo è utile considerare l’appropriatezza dell’utilizzo di un sistema di raccolta fecale, utile anche per quantificare il volume fecale. Questo sistema può essere utilizzato per gestire e contenere l’incontinenza fecale, per favorire l’integrità cutanea, facilitare un accurato bilancio idrico, diminuire il discomfort del paziente [11]. Il danno alla pelle può essere ridotto al minimo se gli infermieri iniziano un regime di cura della pelle appropriata quando si verifica un episodio di incontinenza. La prevenzione delle lesioni da umidità causate da diarrea o incontinenza fecale con pulizia della pelle è vitale, perchè il contatto tra materia fecale e pelle è uno dei fattori di rischio più significativi per la formazione di lesioni cutanee [12] La variazione di ph che si verifica quando la pelle è a contatto con le feci impatta negativamente sulla permeabilità della barriera, riducendo così la capacità della cute di fornire un ostacolo efficace contro i batteri, in particolare quelli che proliferano in ambiente alcalino [13]. L'attrito causato dai continui interventi di igiene può causare irritazione e può indebolire la pelle fragile. La protezione della pelle del paziente da danni si ottiene attraverso tre interventi principali [14]: • Igiene • Idratazione • Applicazione di una barriera protettiva contro umidità L’assistenza infermieristica mirata dovrebbe idealmente basarsi su [10]: • Valutazione della quantità di diarrea prodotta e bilancio entrate/uscite • Valutazione qualitativa della diarrea utilizzando una scale validate e/o test biochimici • Correzione della disidratazione e monitoraggio delle conseguenze • Riconoscimento precoce di segni di shock ipovolemico • Conoscenza dei farmaci e loro somministrazione Può risultare utile ed efficace un supporto psicosociale per far fronte alle alterazioni dell'immagine corporea e allo stress causato dal trattamento. Alcuni dei fattori di stress riferiti dal paziente includono affaticamento, alterazione cognitiva, disturbi del sonno, ansia, depressione, disturbo post-traumatico da stress, (alcuni pazienti riportano un diverso modo di apprezzare la vita) e disfunzione sessuale [11]. 3.2. Il dolore Il dolore addominale correlato alla GVHD acuta è difficile da trattare. Il dolore è attribuito a: • infiammazione • edema • aumento dello sfaldamento della mucosa e ileo. Sono spesso necessari analgesici oppioidi (morfina, idromorfone). Gli oppioidi devono essere usati con cautela nei pazienti con GVHD acuta, poiché possono ulteriormente compromettere l'attività neuromuscolare, inibire la motilità intestinale e paradossalmente favorire il dolore. Analgesici non narcotici come analoghi del GABA, inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina e antidepressivi triciclici potrebbero avere un ruolo come coadiuvanti del dolore neuropatico gastrointestinale [15]. È utile utilizzare una scala di valutazione del dolore condivisa e validata, in quanto le scale di valutazione favoriscono una omogenea valutazione quali-quantitativa dell’efficacia del trattamento, una lettura oggettiva e confrontabile della sintomatologia e lo scambio di informazioni tra discipline diverse. 4. Conclusioni La aGVHD rappresenta una delle principali complicanze nel paziente sottoposto a trapianto di cellule staminali ematopoietiche e necessita, per la sua gestione ottimale di un lavoro integrato, multidisciplinare, fra diverse figure professionali. L’infermiere deve possedere strumenti adeguati che accompagnati della capacità di giudizio sul quadro clinico consentono di adottare le strategie terapeutiche ed assistenziali personalizzate per i pazienti. In conclusione è doveroso sottolineare che: • La diarrea associata a GvHD causa morbilità e mortalità significative

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