316 2. Misure preventive La prevenzione ha un ruolo determinante nel controllo delle infezioni, soprattutto nei casi in cui si tratti di infezioni da germi multifarmaco resistenti, non avendo armi terapautiche da utilizzare. Nella prevenzione delle infezioni entrano in gioco soprattutto l'impiego di norme igieniche valide insieme a comportamenti e stili di vita corretti [6]. Le misure preventive più pertinenti per evitare la trasmissione di MDRO sono una stretta aderenza all’igiene delle mani e specifiche procedure di igiene ambientale. Seguono poi, secondo le linee guida, la corretta gestione dei cateteri vascolari e l’implementazione di isolamento da contatto, gestito ove possibile in stanza singola con le adeguate filtrazioni. Tutte le misure elencate sono molto importanti, ma la loro efficacia aumenta se vengono implementate insieme [9]. 2.1 Igiene delle mani Tale azione è considerata la procedura più importante ed efficace per prevenire le infezioni ospedaliere [8]. Negli ultimi due decenni sono stati introdotti e studiati diversi interventi per migliorare la conformità all'igiene delle mani tra gli operatori sanitari. L'implementazione globale della strategia di miglioramento dell'igiene delle mani multimodale promossa dall'OMS (organizzazione mondiale della sanità) e gli sforzi costanti per sostituire l'uso di acqua e sapone con prodotti a base alcolica hanno portato a un metodo di pulizia delle mani più rapido ed efficiente. Queste strategie hanno fortemente contribuito al successo del cambiamento comportamentale e alla conseguente diminuzione delle infezioni associate all'assistenza sanitaria e alla trasmissione incrociata di organismi multiresistenti in tutto il mondo. BATTERI GRAM+/GRAM- CARATTERISTICHE PRINCIPALI Enterococci Gram+ Fanno parte della normale flora del tratto gastrointestinale. Le infezioni sono generalmente nosocomiali e si verificano generalmente come infezioni invasive nell'immediato periodo post-trapianto. Enterococci vanco-resistenti (VRE) Gram+ I VRE sono i principali microrganismi che causano batteriemia pre-attecchimento nei trapiantati. Gli sforzi di controllo delle infezioni dovrebbero includere le precauzioni di contatto e la necessità di test di sorveglianza attivi (Kamboj e Sepkowitz, 2014). Staphylococco Aureus Gram+ Stafilococchi suscettibili alla Meticillina (MSSA) e S. Aureus resistenti alla Meticillina (MRSA) sono i principali responsabili delle infezioni durante il trapianto (Garzoni 2009). S.Aureus resistenti alla Meticillina (MRSA) Gram+ Ceppo di S. aureus resistente alla meticillina.Provoca lesioni cutanee, osteomielite, endocardite e foruncolosi. I centri trapianti dovrebbero seguire rigorose pratiche di controllo delle infezioni: lavaggio delle mani, precauzioni da contatto, L'MRSA viene infatti trasmesso tramite un paziente infetto o colonizzato o da un operatore sanitario colonizzato. Klebsiella pneumoniae GramColonizzano il tratto gastrointestinale, la pelle e il rinofaringe. K. pneumoniae è un noto “collettore” di meccanismi di resistenza multifarmaco, come le “carbapenemasi” (Tzouvelekis et al. 2012). Klebsiella Pneumoniae (CP-kP) produttrice di carbapenemasi GramStanno emergendo nei pazienti immunodepressi, rappresentando una sfida in termini di risultati e gestione (Girmenia et al. 2015). Pseudomonas aeuruginosa GramHa la capacità di acquisire resistenza a tutti gli agenti tradizionalmente efficaci. Il paziente con grave colonizzazione gastrointestinale rappresenta un importante serbatoio di infezione endogena, nonché fonte di trasmissione orizzontale ad altri pazienti; nei pazienti con neoplasie ematologiche, la colonizzazione enterica da parte di Pseudomonas aeruginosa si verifica tipicamente dopo la chemioterapia Clostriudium difficile GramIl sintomo principale dell'infezione da C. difficile (CDI) è la diarrea. E frequentemente si può verificare dopo TCSE. I fattori di rischio per CDI sono l'esposizione a farmaci antibatterici ad ampio spettro, irradiazione corporea totale, lunga ospedalizzazione, stato di immunodepressione, età avanzata e irritazione della mucosa intestinale da parte di farmaci chemioterapici (Guet al. 2015).Il trattamento di prima linea è la somministrazione per via orale di metronidazolo e/o vancomicina (Kamboj et al. 2014). Nella tabella 1 vengono riassunti i patogeni e le loro principali caratteristiche
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