Handbook_Volume III

309 5. Complicanze precoci 5.3 Multi Drugs Resistant Organisms Corrado Girmenia1*, Ursula La Rocca2 UOSD Pronto Soccorso e Accettazione Ematologica1 e Programma Trapianti di Cellule Staminali2 , AOU Policlinico Umberto I, Sapienza Università di Roma Email address: girmenia@bce.uniroma1.it; larocca@bce.uniroma1.it *Corresponding author Abstract: L’ epidemiologia delle infezioni batteriche nelle popolazioni di pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali ha subito negli ultimi decenni cambiamenti nella eziologia dei microrganismi con una nuova emergenza dei bacilli Gram negativi. Questi germi, inoltre, si caratterizzano per una ridotta resistenza a molte classi di antibiotici (germi multiresistenti) che pone questioni rilevanti in termini di diffusione all’interno degli ospedali, misure preventive e trattamento. La continua sorveglianza epidemiologica mirata ai microrganismi multiresistenti all’interno di ogni centro trapianti è necessaria per guidare ad appropriate strategie di “infection control”. Keywords: resistenza agli antibiotici, MDR, trapianto di cellule staminali, profilassi antibatterica, terapia antibiotica empirica 1. Introduzione Le infezioni batteriche rappresentano storicamente una importante causa di morbilità e mortalità nei pazienti sottoposti a trapianto di cellule staminali emopoietiche (CSE). Tali complicanze hanno subito negli anni sostanziali cambiamenti epidemiologici in termini di tipologia oltre che di incidenza, fenomeni entrambi condizionati sia dalla evoluzione delle procedure trapiantologiche sia dalla continua mutazione nella diffusione delle infezioni ospedaliere in generale (1). Tali cambiamenti hanno essenzialmente riguardato la evoluzione della diffusione delle varie specie microbiche ed anche dei loro pattern di sensibilità agli antibiotici. In una fase storica di emergenza di microrganismi multiresistenti agli antimicrobici (multi-drug-resistant, MDR), soprattutto nell’ambito delle infezioni batteriche, è necessario rivalutare e mettere in discussione costantemente il ruolo dell’uso degli antibiotici, sia in terapia che in profilassi, e delle strategie di prevenzione delle infezioni in genere (2). Oltre alla costante revisione dell’appropriatezza della scelta delle molecole e della durata dei trattamenti antibatterici è richiesta una periodica analisi del rapporto benefici/costi dell’uso della profilassi antibatterica valutandone da una parte il mantenimento di efficacia e, dall’altra, il suo eventuale ruolo nel favorire la selezione e la conseguente diffusione di ceppi batterici con nuovi meccanismi di resistenza (3). Ci si chiede quindi quanto sia ancora vantaggioso l’impiego della profilassi antibatterica nelle diverse categorie di pazienti e condizioni cliniche e se sia il momento di modificare le strategie di “infection control” in determinate popolazioni alla luce delle pressanti evoluzioni epidemiologiche. Un aspetto da non sottovalutare nella diffusione delle infezioni da microrganismi MDR è il ruolo delle strategie di prevenzione delle infezioni da contatto considerando che la trasmissione interumana e tra ambiente e

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