Handbook_Volume III

251 4.Aspetti clinici ed assistenziali trasversali 4.3 Accessi vascolari Vincenzo Faraone1*, Dott. Giacomo Morano1* 1A.O.R.N. “A. Cardarelli” Napoli Italia Coordinatore PICC TEAM Email address: enzofaraone72@gmail.com vincenzo.faraone@aocardarelli.it Email address: morano@bce.uniromal *Corresponding author Abstract: In questo capitolo si parlerà di tutti gli aspetti inerenti all’utilizzo dei dispositivi per accesso vascolare nel paziente da sottoporre a trapianto di midollo osseo. Keywords: CVC, CICC, PICC, Seldinger 1. Introduzione Il paziente ematologico, sin dagli anni '80, dapprima con i cateteri tunnellizzati di Hickman, Broviac e Leonard e poi con il catetere di Hohn, ha beneficiato degli accessi venosi centrali. Oggi la disponibilità di cateteri venosi centrali ad inserzione periferica (PICC), caratterizzati da assenza di complicanze precoci correlate all’impianto e da una riduzione delle complicanze infettive, ha determinato un miglioramento sia della qualità di vita dei pazienti che degli outcome terapeutici. 2. Considerazioni sui Dispositivi per Accesso Vascolare e loro Classificazione Prima di passare alla disamina dei diversi tipi di accesso, è bene ricordare alcuni elementi fisico-strutturali propri di tutti i cateteri venosi. Per poter utilizzare al meglio il catetere impiantato, è essenziale valutare due caratteristiche: il calibro del lume e la lunghezza in quanto il flusso si riduce sia con il diminuire del calibro del catetere che con l’aumentare della sua lunghezza. Quindi, i cateteri multi-lume hanno, a parità di calibro esterno, un flusso minore rispetto a quelli mono lume. Altra caratteristica importante soprattutto per i cateteri a lungo termine è la loro resistenza, oggi incrementata dall’avvento della tecnologia power-resistant che permette ai materiali di resistere a pressioni superiori rispetto al passato, consentendo allo stesso tempo flussi molto elevati. I dispositivi per accesso vascolare possono essere classificati in funzione della posizione della punta, in cateteri venosi periferici o centrali, in base alla durata programmata, indispositivi venosiabreve(<30gg)olungotermine (> 30 gg), in relazione alla sede di venipuntura in CICC (utilizzo di vene della regione cervico-toracica), FICC (vene della regione inguinale) e PICC (vene dell’arto superiore). Per quanto riguarda, il materiale dei cateteri PICC, il poliuretano PUR) è certamente da preferire, almeno nella classe di pazienti trattati in questo capitolo, poiché conferisce al catetere una maggiore resistenza strutturale ed un flusso maggiore grazie al minor spessore della parete.Per avere una panoramica dei diversi dispositivi disponibili, vedere la tabella 1 2.1. A breve termine Gli accessi vascolari, del tipo a breve termine, comprendono tutti quei dispositivi per i quali è prevista una permanenza nel paziente non oltre i 30 giorni. 2.1.1. Butterfly Accesso venoso di tipo periferico. E’ composto da un

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