Handbook_Volume III

239 4.Aspetti clinici ed assistenziali trasversali associata ad un ruolo; • Definizione del peso relativo delle competenze nell’ambito di ciascun ruolo; • Associazione di un ruolo a ciascuna posizione organizzativa individuata. 3. Il Framework come strumento di acquisizione delle competenze Il “framework” rappresenta un quadro di riferimento che, se ben definito, rappresenta un elemento fondamentale per la sostenibilità del concetto di APN e consente all’infermiere di evolversi come parte distinta e legittima del sistema di erogazione dell'assistenza sanitaria. Inoltre, il framework consente di pianificare l'acquisizione delle competenze entro tempi specifici, utilizzando dei criteri ben definiti. Nel caso in cui i criteri non vengono soddisfatti entro i tempi previsti, è possibile “personalizzare” le aree da approfondire per l’acquisizione delle competenze. Per una buona definizione di un framework sono stati definiti [24, 25]: • I livelli di competenza • Gli outcome • Le skills • Le macro-aree • E il framework vero e proprio 3.1 Livelli di competenza Negli anni diversi autori si sono spesi nella definizione dei “livelli” di competenza. In particolare, P. Benner [26] afferma che “la teoria ha un ruolo significativo perché indica dove cercare i problemi assistenziali e come prevederli e individuarli, ma è poi la pratica che rende concrete le conoscenze e cambia il grado di competenza dell’operatore”. Altro contenuto saliente del lavoro di Benner è la centralità del prendersi cura della persona nella sua interezza, rifiutando una visione prevalentemente tecnica della pratica infermieristica e schematizzando nel 1984 un continuum temporale su cinque livelli di competenza, da novizio a esperto. Sulla base dello sviluppo della professione infermieristica nel tempo e della continua evoluzione in ambito sanitario, sono stati sviluppati e adattati nuovi modelli che “estendono” quello proposto da Benner, come ad esempio il Derby Model (Figura 1) [27] che delinea due ulteriori livelli di competenza. Questa progressione verso un "esperto avanzato" crea il potenziale non solo per comprendere e risolvere intuitivamente situazioni complesse, ma anche per rendere osservabili le lacune nella conoscenza e nell'assistenza, influenzare le politiche e ispirare cambiamenti nazionali e internazionali per affrontare tali carenze. 3.2 Outcome Gli out come sono i risultati di apprendimento, ovvero ciò che l’infermiere deve sapere per poter avere una determinata competenza. Gli outcome incoraggiano un apprendimento più approfondito, piuttosto che la semplice dimostrazione di conoscenza e comprensione dei concetti teorici. La bibliografia e le risorse a supporto devono includere la letteratura recente, comprensiva di standard e politiche nazionali e internazionali, ove pertinenti. 3.3 Skills Le skills sono le conoscenze e competenze pratiche, generalmente distinte in hard e soft skills. Le hard skills si riferiscono alle conoscenze e alle abilità legate al lavoro, di cui gli infermieri hanno bisogno per svolgere efficacemente le loro attività. Le soft skills, invece, sono abilità personali, abilità sociali, abilità di apprendimento [28]. Nell’ambito dell’assistenza infermieristica, alcuni studi hanno confermato che le soft skills svolgono un ruolo importante nella pratica infermieristica [29] e che la qualità della cura del paziente, l'uso del pensiero critico per prendere decisioni sono attributi soft-skill essenziali. Queste sono necessarie anche per rendere soddisfacente la collaborazione con i colleghi e altri professionisti della sanità [30]. 3.4 Macro-aree Sono aree generali dei processi assistenziali infermieristici, che al loro interno comprendono singole attività/ competenze che vengono definite Micro Aree. Figura 1. Derby Model, Mortimore (2021).

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