Handbook_Volume III

237 4.Aspetti clinici ed assistenziali trasversali adattarsi in un ambito, muovendosi con perizia e con impegno verso la soluzione del problema, dimostrando di esercitare un comportamento di responsabilità nell’assumere le decisioni che permettono di uscire dalla difficoltà [6]. All’interno del costrutto della competenza vi sono tre dimensioni [7]. • DIMENSIONE OGGETTIVA: aspetti osservabili, comportamenti e prestazioni; • DIMENSIONE SOGGETTIVA: risorse interne (componenti motivazionali, cognitivi, decisionali e di autoregolazione) il sapere, saper fare, saper essere; • DIMENSIONE INTERSOGGETTIVA: la capacità di lavorare in team, le abilità relazionali, l’intelligenza sociale e la riconoscibilità delle capacità del singolo dentro l’organizzazione. Le competenze si distinguono in [8]: • Cognitive: includono l'uso della teoria e dei concetti, così come le conoscenze informali e tacite acquisite con l'esperienza; • Funzionali: il saper fare; include le attività che una persona dovrebbe essere in grado di svolgere quando collocata in un contesto di una specifica area di lavoro, apprendimento o attività sociale; • Personali: corrispondono al sapere come comportarsi in una situazione specifica; • Etiche: implicano il possesso di certi valori personali e professionali; • Di base: insieme delle conoscenze e capacità che costituiscono la base minima per l'accesso al lavoro e il requisito per l'accesso a qualsiasi percorso di formazione ulteriore; • Trasversali: entrano in gioco nelle diverse situazioni lavorative e consentono al soggetto di trasformare le conoscenze in comportamenti lavorativi efficaci in contesti specifici. Esse però sono più complesse da definire perché nascono dall’intreccio con le altre competenze, si delineano nel tempo, e costituiscono l’insieme delle capacità individuali di affrontare un compito, di diagnosticare una situazione, di risolvere un problema (problem solving), di comunicare, di prendere una decisione, di lavorare in gruppo. In generale la descrizione delle competenze deve necessariamente possedere, o tenere in considerazione, degli elementi chiave [9]: • L’ ATTO: inteso come l’azione che deve essere compiuta sotto forma di verbo attivo. I verbi dovrebbero descrivere azioni misurabili e osservabili, ad esempio “spiegare, rappresentare, applicare, analizzare, sviluppare, ecc”. Ciò dovrebbe aiutare a sviluppare un’utile tabella tassonomica. Verbi come “avere familiarità con” non dovrebbero essere usati. Utilizzare verbi che maggiormente possono esprimere i livelli di responsabilità/ autonomia definendone il grading ad esempio identificare, riconoscere, eseguire, effettuare, collaborare, scegliere, predisporre, controllare, coordinare, programmare, gestire, ecc.; • Il CONTENUTO dell’azione; • La CONDIZIONE, che è la descrizione delle risorse disponibili all’acquisizione della competenza; • Il CRITERIO, ovvero rappresentare il livello minimo accettabile di performance che uno professionista deve dimostrare per essere considerato soddisfacente. Inoltre, dovrebbe essere utilizzata una terminologia chiara, semplice e non ambigua evitando frasi vaghe e complicate e la definizione del tempo di apprendimento. Una competenza per essere acquisita dovrebbe inoltre tener conto di queste caratteristiche [10]: • Specifica: chiara e non vaga; • Misurabile: ciò permette di capire se la competenza descritta è state acquisita o meno; • Raggiungibile: non deve essere impossibile da raggiungere; • Realistica: competenze troppo lontane dalla realtà finiscono con il non essere prese troppo in considerazione poiché scoraggianti; • Basata sul tempo: evitando di inserire un riferimento temporale rischia di non essere considerata importante. Per quanto concerne le competenze dell’infermiere che lavora in un PTC, è doveroso introdurre anche il concetto di “competenze distintive” dette anche competenze “core”, che rappresentano caratteristiche intrinseche e salienti all’interno di un ambito (attitudini, abilità, conoscenze), configurabili come qualità "speciali" che di norma sono affidate ad un certo numero di specialisti [11, 12]. Esse non sono facilmente imitabili e in genere, sono trasversali a un'attività o ad un settore. Le competenze distintive declinate nell’ambito delle terapie cellulari rendono possibile lo sviluppo di percorsi formativi finalizzati all’inserimento e all’addestramento del personale, allo sviluppo delle competenze e alle capacità professionali. L’individuazione del Core Competencies permette anche di supportare il coordinatore dell’unita operativa nella valutazione delle competenze di ciascun professionista e nella verifica del loro mantenimento nel tempo. Inoltre, permette un’adeguata allocazione delle risorse in relazione alla complessità assistenziale dei pazienti che gli infermieri si trovano ad assistere ovvero consente l’applicazione del “Case Method” (es. assegnare pazienti con bassa complessità all’infermiere con meno competenze) [13]. 1.2 Concetto di competenza infermieristica avanzata Il concetto di competenza infermieristica avanzata o Advanced Nursing Practice, ha avuto origine negli Stati Uniti e in Canada dal 1960 e ha raggiunto il Regno Unito nel 1980 come risposta ai cambiamenti dei bisogni di cura sanitaria. Negli Stati Uniti e in Inghilterra l’assistenza infermieristica avanzata si riferisce a cinque aree di competenza: clinica, educativa, di ricerca, di consulenza e leadership. Alcuni tra i criteri maggiormente condivisi per il riconoscimento del ruolo dell'infermiere con competenze avanzate dalla comunità professionale internazionale sono [14, 15]: • Formazione post-base: riconoscimento formale dei programmi educativi, registrazione, certificazione e accreditamento dei titoli e delle competenze. Tuttavia,

RkJQdWJsaXNoZXIy ODUzNzk5