Handbook_Volume III

220 rinforzo dei principali gruppi muscolari, diminuzione del senso di fatica, miglioramento dell’umore, dello stato emotivo e della QOL [17]. Nella Figura 3 vengono riportate le diverse tipologie di esercizi proposte nelle tre fasi fondamentali di tutto il percorso trapiantologico. nei momenti di ansia del paziente [3, 5], IMT (inspiratory muscle training), [3, 9, 10], tramite Treshold Device, WBV (whole body vibration), [3], training delle ADL, [3]. Figura 3. Esercizio fisico prima del ricovero, durante il ricovero e dopo la dimissione 3.5. Obiettivi di trattamento Le attività proposte dal fisioterapista al paziente durante le sedute riabilitative di tutto il percorso trapiantologico si prefiggono i seguenti obiettivi: • Mantenimento della motilità funzionale, della forza, della massa e del tono muscolare • Mantenimento della coordinazione e dell’equilibrio • Mantenimento di un buon livello di resistenza allo sforzo (fitness cardiovascolare) • Mantenimento di una buona capacità respiratoria attraverso IMT (inspiratory muscle training) • Riduzione della fatigue • Miglioramento dell’umore ottenuto grazie alla secrezione di endorfine durante il movimento • Rapida ripresa delle varie attività della vita quotidiana dopo la dimissione 3.6. Caratteristiche del trattamento riabilitativo durante il ricovero Esso deve essere supervisionato e personalizzato, adeguato giornalmente alle condizioni del paziente per intensità, carico e durata [3, 5, 7]; ciò aumenta la compliance del paziente e la fattibilità in generale del programma [5, 6]. Le scale maggiormente utilizzate per la valutazione dell’intensità dell’attività proposta sono la BORG (pregando il paziente di mantenersi entro una soglia tra 12 e 14/20 [4, 8], la RPE (Borg rating perceived exertion scale [5], chiedendo al paziente di rimanere in un range tra 10 e 13, corrispondente ad un’intensità tra lieve a moderata) – valori visualizzati nella Figura 4 - e l’HR max (percentage of heart rate maximal) [8]. La maggioranza degli studi prevede un programma multicomponente di esercizi incentrati sull’attività aerobica a corpo libero [3, 4, 5], seguita da rinforzo dei principali gruppi muscolari [2] con o senza ausilii, di cui le fasce elastiche a resistenza graduata sono le più utilizzate, mobilizzazione articolare [3], esercizi di coordinazione ed equilibrio [3], stretching e tecniche di rilassamento Figura 4. Valori di riferimento per la Borg CR10 Scale e la Borg RPE Scale [6] Tutte queste attività vengono diversamente associate tra loro nella proposta quotidiana al paziente, ma le attività più consigliate in assoluto sono esercizi aerobici a corpo libero o con fasce elastiche a resistenza graduata, cyclette, cicloergometro e cammino in camera [5]. La maggioranza degli studi propone una frequenza di 5 giorni alla settimana con una durata di circa 20-30 minuti, una o due volte al giorno per una media di 6 settimane [3, 5, 7]. [2] Il rinforzo muscolare riguarda fless/est/abd/add di spalla, fless/est di gomito, fless/est di tronco, fless/est/ abd/add di anca, fless/est di ginocchio, fless/est di caviglia. Vengono inoltre proposti anche esercizi funzionali come squat, step, ponte, alzarsi sulle punte dei piedi, utilizzando il proprio peso oppure la resistenza delle fasce elastiche a resistenza graduata. 4. Conclusioni Gli studi condotti hanno dimostrato come gli esercizi iniziati PRIMA e continuati DOPO il trapianto abbiano un effetto benefico sull’apparato cardiovascolare, mantengano o addirittura aumentino la capacità fisica del paziente oltre a prevenire la perdita di performance fisica [2, 3, 7, 15, 16, 22]. In letteratura sono presenti studi che utilizzano metodologie differenti per la misurazione della fitness cardiovascolare come ad esempio il 6MWT, predittivo di morbilità e mortalità ed indicatore dello stato funzionale del paziente [3, 7], ma il gold standard test è il

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